Il 21 settembre si è celebrata anche a Lissone, la XX giornata mondiale dedicata alla malattia di Alzheimer, e per il secondo anno consecutivo, il mese dedicato alle iniziative dedicate alla lotta contro questa devastante patologia. L’Europa spende più in ambito socio assistenziale, per le malattie cerebrali che per quelle cardiovascolari e cancro. Anche se va ricordato anche che In Italia, i soldi investiti nella ricerca sul cancro sono 30 volte quelli per le demenze (e il numero di malati di tumori è solo il triplo). Nonostante questo, la malattia di Alzheimer rappresenta la sfida economica numero uno per
l'assistenza sanitaria in Europa, nel presente e nel prossimo futuro.
Secondo studi recenti il costo totale delle patologie del cervello,
inclusi i costi diretti e indiretti, ammonta a
798 miliardi di euro all'anno. Questi studi posizionano la malattia
di Alzheimer tra le dodici patologie cerebrali a più alto costo
sociale ed economico per la società europea. Costi, che continueranno ad aumentare nel quadro di un'aspettativa di vita
della popolazione europea che aumenta. Siamo quindi di fronte, alla sfida economica numero uno per
l'assistenza sanitaria in Europa. A questo proposito, va però
ricordato, che una diagnosi precoce e una
terapia tempestiva possono contribuire a rallentare la progressione
di malattia e l'istituzionalizzazione dei pazienti, oltre che ridurre
la prevalenza di malattia nella popolazione del 30%. Tutto questo è
stato stimato per i pazienti in 6 anni in più di vita serena senza
aumentare l'aspettativa di vita.
Il riconoscimento del malato di
Alzheimer come individuo nella sua unitarietà di bisogni fisici,
emotivi, cognitivi, sociali, estetici e spirituali e non come
semplice portatore di un quadro patologico, è il fondamento del
nostro approccio di cura e di ogni approccio centrato sulla persona
volto a garantire alla persona con demenza il miglior livello di cura
e di vita possibile indipendentemente dalle fasi della malattia. Un
approccio concreto quello della "cura centrata sulla persona",
che abbiamo attuato e verificato nel nostro setting di cura.
L’Aral e la rete che ha coordinato il
progetto dell’Alzheimer cafè a Lissone consapevole delle
accentuate difficoltà che i familiari dei malati incontrano nel
territorio carente di servizi e di sostegno, hanno desiderato
fortemente sperimentare un modello di assistenza che si è
concretizzato in questo primo anno di attività.
Credo che abbiamo realizzato uno spazio
di ascolto che come afferma Torralba è un atto di
ospitalità.
Consiste nel far posto all'altro,
nel cedergli uno spazio e un tempo
nella mente e nel cuore."
(Francesco Torralba)
Nelle foto di seguito alcuni momenti della bellissima giornata di inaugurazione della sede Aral e della successiva Tavola rotonda-conferenza del 21 settembre
Il dr. Dominici e la Signora Sindaco dr.ssa Monguzzi e il dr. Marsano dell'ASL MB
Il Dr. Dominici, la Signora Sindaco dr.ssa Monguzzi il dr. Marsano e il dr. Stocco Commissario straordinario dell'ASL MB
Il dr. Claudio Miele Presidente della IV sezione Famiglia del Tribunale di Monza salutato dalla dr.ssa Monguzzi Sindaco di Lissone
Il taglio del nastro della nuova sede i cui lavori di ristrutturazione saranno presto completati per l'avvio delle attività programmate; la sede sarà condivisa con l'associazione Ippogrifo.
il pubblico intervento alla tavola rotonda
L' intervento e i saluti del sindaco Concetta Monguzzi
L'intervento dell'Assessore alle Politiche sociali e alla Persona Anna Maria Mariani
Alcuni dei relatori partecipanti alla Tavola rotonda: il presidente della RSA Sig.Cazzaniga, il dr. Dominici, il dr. Miele, il dr.Calia e il dr.Stocco
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