venerdì 9 novembre 2012


Il dottor Diego Dolcetta ricercatore  neurologo e caro amico, che lavora presso l'Istituto di malattie rare "Mauro Baschirotto"  BIRD di  Costozza (VI), ha scritto un saggio sulla figura di Gaetano Perusini e sul ruolo che ebbe il grande neurologo italiano nella definizione iniziale della malattia di Alzheimer. Nato ad Udine nel 1879  poco dopo la laurea in Medicina si trasferì in Germania, presso la clinica psichiatrica diretta dal celebre clinico Emil Kraepelin, a Monaco.
Lì iniziò a collaborare con Alois Alzheimer, e ricevette da lui l'incarico di approfondire le ricerche sulla demenza riesaminando il caso di Augusta D., la prima paziente studiata dallo stesso A. Alzheimer. Perusini descrisse altri quattro pazienti con sintomatologia simile, corredandoli di reperti disegnati abilmente a mano. Tali osservazioni e disegni vennero pubblicati da Alzheimer su un lavoro comparso nel 1910 sulla rivista Histologische und histopathologische Arbeiten uber die Grosshirnrinde, ma senza il nome di Perusini.
Il giovane neurologo italiano trasse conclusioni non contenute nella pubblicazione originale di Alzheimer, in particolare riguardo alla natura istopatologica delle lesioni cerebrali. Il contributo di Perusini fu di grande rilievo per il definitivo inquadramento nosologico della malattia, che per un certo tempo fu indicata correttamente con l'eponimo di "Alzheimer-Perusini". Quando nel 1970 la malattia fu "riscoperta" dagli autori anglosassoni, questi evidenziarono solo il primo nome.  Sono contento per il contributo che ho dato alla revisione critica del saggio. Qui trovate la locandina relativa alla presentazione a Udine del libro il prossimo 23 Novembre 2012.


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