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Il prossimo 27 ottobre a Monza presso il St. Geoge Premier, si terrà la conferenza del Professore Gianvito Martino Prorettore alla Ricerca e Terza missione, che in questa carica avrà il compito di seguire le attività di ricerca delle tre facoltà dell'Ateneo Vita-Salute del San Raffaele, e di supportare lo sviluppo delle attività connesse alla Terza missione nella relazione tra il mondo della Ricerca, la Comunità, la scuola, le istituzioni e le imprese.
Neuroscienziato
italiano, dal 1997 direttore dell'Unità di Neuroimmunologia.
Dal 2008 al 2016, è stato direttore della divisione di Neuroscienze e poi direttore scientifico dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Dal 2015 è professore ordinario di biologia applicata presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. Negli ultimi 15 anni si è occupato di terapia cellulare mediante l’uso di cellule staminali neurali per la cura delle varie forme di sclerosi multipla (SM), un campo in cui l’Italia è all’avanguardia. Il prof. Gianvito Martino è stato uno dei primi a pensare di usare la terapia cellulare per combattere la sclerosi multipla. A metà degli anni ’90 sono state sviluppate, dal suo gruppo di Ricerca, delle tecnologie che permettevano di coltivare in laboratorio grandi quantità di cellule staminali del cervello (neurali), prerequisito per poi poterle trapiantare. Sulla scia di questo entusiasmo, e delle potenzialità di cura attese, si è pensato di usarle per ricostruire la mielina. Il primo studio fu preliminare, nel senso che permise di scoprire un nuovo meccanismo d’azione delle cellule staminali. Un caso di “serendipity”, che mostrò, appunto, che le cellule staminali potevano ridurre l’impatto della malattia semplicemente rilasciando sostanze con un effetto terapeutico. Il lavoro ebbe un’ampia diffusione a livello internazionale perché si trattava di un’idea innovativa e provocatoria.
Nel 2017 ha avviato il primo studio al mondo per
valutare la sicurezza dell’infusione di cellule staminali neurali nelle persone
con SM. I dati ottenuti sono interessanti. Sono state somministrate cellule
staminali neurali in 12 pazienti con sclerosi multipla progressiva per via
intratecale, con una puntura lombare, per cercare di essere meno invasivi
possibile. I partecipanti sono stati divisi in quattro coorti da tre pazienti
ciascuna, a cui abbiamo dato una dose via via più alta di cellule staminali,
con intervalli di tre mesi tra un gruppo e l’altro: siamo partiti da 50 milioni
fino ad arrivare a mezzo miliardo di cellule. Ad oggi i primi nove pazienti
hanno finito il follow-up di due anni. Gli ultimi tre invece hanno terminato il
primo dei due previsti. Il prossimo anno questo trial sarà concluso e per ora
non è stato segnalato nessun effetto collaterale grave. Ma stiamo parlando di
una Fase I, che valuta la sicurezza dell’approccio. Non possiamo ancora
esprimerci sull’efficacia, perché il numero di persone sul quale è stato
sperimentato è talmente basso che non ci permette di estrapolare alcunché. Il
passo successivo sarà uno studio di Fase II, per valutare l’efficacia. L’idea è
che le cellule staminali, una volta iniettate a livello lombare, circolino
dentro il liquido cefalorachidiano rilasciando una serie di sostanza
antiinfiammatorie, rigenerative e neuroprotettive. Queste dovrebbero stimolare
il tessuto non danneggiato, e rimasto ancora funzionante, ad autorigenerarsi.
In generale noi abbiamo questa capacità innata di autoriparare il nostro
sistema nervoso e le staminali neurali possono favorirla secernendo sostanze
capaci di attivare questi meccanismi autoriparativi quando iniettate
all’interno di un tessuto.
Attività di divulgazione scientifica
Gianvito
Martino è stato tra i fondatori dell’associazione per la cultura SINAPSI -
associazione no profit finalizzata alla divulgazione della cultura scientifica
- di cui ha ricoperto la carica di Presidente dall’anno della sua fondazione,
1999, fino al 2008.
È stato tra
i fondatori dell’Associazione BergamoScienza di cui è tutt’ora membro del
comitato direttivo e presidente del comitato scientifico. L’associazione
BergamoScienza è un’associazione no profit finalizzata alla divulgazione della
scienza e che dal 2003 organizza il festival della scienza BergamoScienza.
Ha scritto
per varie testate giornalistiche - quali il Corriere della Sera, Il Sole 24
Ore, La Stampa - ed ha partecipato come relatore a numerose manifestazioni di
divulgazione scientifica nazionali ed internazionali.
La sua attività divulgativa si è poi concretizzata nella pubblicazione di vari libri tra i quali ‘Il cervello. La scatola delle meraviglie’ (2008), ‘La medicina che rigenera. Non siamo nati per invecchiare’ (2009), ‘Identità e mutamento. La biologia in bilico’ (2010), libro vincitore del Premio Fermi Città di Cecina 2011 per la divulgazione scientifica, ‘Il cervello gioca in difesa: storie di cellule che pensano (2013)’, libro vincitore del 1º Premio per la Divulgazione Scientifica dell’Associazione Italiana del Libro, ‘In crisi d’identità. Contro natura o contro la natura? (2014)’, ‘Le forme della vita, scienza e bellezza nella mente dei Nobel (2014)’, e ‘Il cervello tra cellule ed emozioni (2017).
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