venerdì 17 ottobre 2014

I nobel per la Fisiologia e Medicina 2014





Sono John O’Keefe, dell'University College di Londra, May Britt Moser ed Edvard Moser, della Norwegian University of Science and Technology, i Nobel per la Medicina 2014. Il prestigioso premio è stato assegnato per il contributo alla scoperta delle cellule che formano il sistema posizionamento nel cervello. Quello identificato dai tre Nobel per la Medicina 2014 potrebbe essere definito a pieno titolo il “GPS del cervello”. In esperimenti condotti sui ratti all'inizio degli anni '70 del secolo scorso O'Keefe ha infatti scoperto che quando gli animali si trovavano nello stesso punto di una stanza veniva attivato sempre un tipo di cellula nervosa localizzata nell'ippocampo e che in altre posizioni venivano attivate altre cellule. Per questo il ricercatore ha concluso che queste cellule nervose ricostruivano una vera e propria mappa della stanza. Più recentemente (per la precisione nel 2005) a questa componente del “GPS del cervello” i coniugi Moser ne hanno aggiunta un'altra: le cosiddette “cellule griglia”  (grid cells). Queste cellule sono in grado di dare vita a un sistema coordinato che consente non solo di localizzarsi precisamente nello spazio, ma anche di ritrovare una strada già percorsa. Studi successivi hanno permesso ai due ricercatori di capire proprio in che modo le cellule griglia permettono di determinare la propria posizione nello spazio e di orientarsi negli spostamenti. O’Keefe, della University College London, ha individuato il primo componente di questo ‘gps‘ del cervello nel 1971, quando scoprì che un certo tipo di cellula nervosa si attiva sempre quando un topo si trova in un certo punto all’interno di una stanza. Trentaquattro anni più tardi May-Britt e Edvard Moser, della Norwegian University of Science and Technology di Trondheim, hanno identificato un altro tipo di cellula nervosa che genera un sistema coordinato per l’individuazione di un percorso. Precisamente la ricerca dei Moser portò a scoprire come le attività delle cosiddette ‘cellule grid’ (cioè cellule a griglia) permettono al cervello di suddividere l’ambiente circostante in longitudine e latitudine, il che aiuta il cervello stesso a capire quale sia la distanza da un certo punto di partenza.

Il sistema di posizionamento del cervello, spiega l’Assemblea dei Nobel, potrebbe “aiutarci a capire il meccanismo per sorreggere la devastante perdita di memoria dello spazio” che colpisce le persone malate di Alzheimer. A tutti e tre gli scienziati è stato riconosciuto il merito di avere aiutato a portare un “paradigma di svolta nella nostra comprensione di come i gruppi di cellule nervose specializzate lavorino insieme per eseguire alte funzioni cerebrali”.
Dando una risposta a una domanda che ha tenuto occupati filosofi e scienziati per secoli, le scoperte di 
O´Keefe e dei coniugi Moser hanno quindi dimostrato l'esistenza di meccanismi cellulari alla base delle funzioni cognitive superiori e, più in particolare, in che modo il cervello riesce a creare una mappa dello spazio circostante e a permetterci di muoverci in un ambiente complesso.

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